IL MERCATO DEI FIORI DI BANGKOK (PARTE 1)
- alessandrobordin5
- 30 ott 2022
- Tempo di lettura: 2 min
LA GESTUALITÀ E IL DINAMISMO



Come dicevo già nell’ultimo post, mi piacciono molto i mercati e l’atmosfera confusionaria, piena di vita che li contraddistingue. Questa volta vi porto al Pak Khlong Talat, il mercato dei fiori di Bangkok. Caratteristica principale: non ci sono orari di apertura o chiusura, è aperto 24 ore su 24. Avrei voluto visitarlo in più momenti della giornata per notare eventuali differenze, ma per mancanza di tempo ho scelto di andarci di sera, quando arrivano i fiori e comincia la loro preparazione per il giorno dopo.
Mercato di fiori più grande della città, si compone di una parte al coperto e di una esterna che si dirama nell’area circostante sotto forma di vie ricche di negozietti. Arrivando progressivamente in prossimità del mercato si capisce di essere nel posto giusto perché in strada cominciano a spuntare qua e là fiori colorati di tutti i tipi. L’aumentare del numero di persone e del dinamismo diffuso cresce in modo direttamente proporzionale alla vicinanza con le porte d’ingresso al padiglione.
È da qui che in un certo senso si diramano il maggior numero di affari. Per quanto sia possibile presentarsi ad un banco per comprare ghirlande e composizioni floreali al dettaglio, la funzione principale del capannone al coperto è la vendita e la distribuzione all’ingrosso. La fornitura parte proprio dai negozi nelle vie limitrofe fino a raggiungere quelli di aree più distanti. Per questo motivo, oltre al cliente, la figura che indiscutibilmente padroneggia le piccole viuzze di passaggio che si creano tra un banco e l’altro è quella del fattorino.
Un via vai continuo di uomini con carrelli pieni di scatole o sacchetti di fiori che con estrema naturalezza procedono a passo svelto in mezzo alle persone e ai vari ostacoli, molto spesso lasciando solo pochi millimetri a separare il proprio carico dagli elementi presenti sul loro cammino. Ciò che più di tutto sorprende, è la capacità di aggiustare il tiro con piccoli ed impercettibili cambi di direzione in grado, il più delle volte, di evitare un rallentamento nell’andatura.
Ma se i fattorini diffondono il dinamismo trasversalmente lungo tutti gli assi prospettici, è il movimento che contraddistingue i gesti dei venditori ad ogni banco a creare veri e propri punti di fuga capaci di catturare lo sguardo dell’osservatore per interi minuti. Mani che raccolgono, separano, uniscono, spostano, tagliano, impacchettano con estrema precisione e velocità d’esecuzione. Principalmente si preparano composizioni floreali, pacchetti con elementi diversi usati come offerta, o più semplicemente, piccoli e grandi sacchetti pieni di fiori.







Le foto e la scrittura rendono pienamente l'idea del dinamismo, se ti fermi a guardarle si vedono i movimenti. Complimenti!