CHIANG MAI (PARTE 1)
- alessandrobordin5
- 31 ago 2023
- Tempo di lettura: 2 min
LA CAPITALE DEL NORD


Chiang Mai è una delle più grandi e popolate città della Thailandia, grazie al suo glorioso passato è arrivata ad essere conosciuta ancora ai giorni nostri con il nome di “capitale del nord”. Celebre per l’altissimo numero di templi presenti nel suo centro urbano e nell’area ad esso subito circostante, si presenta come una realtà molto vivibile, di gran lunga differente da altre città più frenetiche della sua stessa dimensione. Tale impressione deriva anche dalle caratteristiche del territorio in cui è situata. Delimitata ad occidente da montagne - è qui che si trova la cima più alta del paese - e a oriente dal fiume Ping, nonostante alcune sue vie siano contraddistinte dalla velocità tipica del traffico metropolitano, in generale si riscontrano un ritmo e uno stile di vita così come profili architettonici più comuni a cittadine e grandi villaggi. Un elemento che caratterizza l’intera provincia è appunto la forte presenza della natura all’interno e negli immediati dintorni delle aree urbane.
Inizialmente impiegata come sede reale, viene fondata come città nel 1296 con l’intento di sostituire la vicina Chiang Rai e di trasformarla nel nuovo cuore pulsante del Regno Lanna - parola che letteralmente significa “milioni di campi di riso”. Data la sua vicinanza con i confini dei paesi limitrofi, ha da sempre rappresentato un punto di riferimento economico e culturale anche per i regni situati al di fuori del suo territorio. Per questo motivo, fin dalla sua fondazione, venne dotata di mura perimetrali e di un fossato - ancora oggi visibili intorno a quella che ormai rappresenta solo la parte centrale della città - che scoraggiassero gli attacchi dei vicini rivali. Come si può immaginare, tale stratagemma non fu sufficiente a renderla impenetrabile, tanto che nel 1558 venne conquistata dal regno birmano rimanendo annessa al suo territorio per quasi due secoli.
Nonostante tale storia di invasioni, la città e l’intera provincia hanno sempre dato gran filo da torcere a coloro che hanno tentato di tenerla sotto il proprio giogo, mostrando una tenace predisposizione all’indipendenza. Basti pensare che anche nei secoli più recenti, quando l’allora Regno del Siam la annesse come colonia al suo territorio sotto le pressioni dei britannici, è sempre riuscita a mantenere il suo statuto di provincia autonoma. Solo nel 1932, la provincia venne definitivamente annessa al Siam come effetto di quegli stessi movimenti unitari, volti ad eliminare differenze regionali e a creare una forte idea di nazione, che solo sette anni più tardi avrebbero ribattezzato il paese con il nome di Thailandia.


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